"Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura, ma ancor di più può fare a meno dell'uomo" Jean-Paul Sartre.
"Nessun battello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane" Emily Dickinson
Vividolzago vuole recepire l'insegnamento del celebre intellettuale francese e della poetessa americana, attivandosi nell'organizzazione di eventi a sfondo culturale, a partire dal festival letterario in programma per il mese di ottobre, con l'intento di coinvolgere e appassionare il nostro piccolo grande paese.
Incontri con autori, presentazioni di libri, dibattiti sui più svariati temi, serate serie o frivole saranno un volano per riflettere, imparare, sognare o divertirsi insieme.
Il nostro impegno sarà massimo per cercare di accontentare i gusti culturali più svariati, convinti che una solida base culturale sia sinonimo anche di una migliore qualità della vita.
Alberto Conti - Francesco Ratti
Da un’idea di un piccolo gruppo di visionari nasce
“Librarsi 2011 Splendori e miserie dei nostri tempi”,
il primo festival letterario dolzaghese, organizzato e promosso dall’associazione Vividolzago con il patrocinio del Comune.
Unendoci al dramma dei cittadini liguri colpiti dalle recenti calamità naturali,
dedichiamo loro questa stupenda poesia di Montale, illustre ospite storico di Monterosso.
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantanoi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
Alta Via dei Monti Liguri - Appunti
di Francesco Ratti
"Questo è il fiore del partigiano morto per la libertà..."
25 Aprile 2012 - Appare nel Parco degli Alpini un acero giapponese a far da simbolo de "il fiore del partigiano". Noi l'abbiamo voluto e condotto fino a quel luogo.
La sua immagine e la sua presenza rappresentano ideali di libertà, resistenza e giustizia sociale.
"Qui vivono per sempre gli occhi che furono chiusi alla luce perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce." G.Ungaretti Per i morti della resistenza