Uomini e montagne - Ruggero Meles
Da un’idea di un piccolo gruppo di visionari nasce “Librarsi 2011 – Splendori e miserie dei nostri tempi”, il primo festival letterario dolzaghese, organizzato e promosso dall’associazione Vividolzago con il patrocinio del Comune.
VENERDI' 7 OTTOBRE 2011
ORE 21
BIBLIOTECA DI DOLZAGO
TUTTI GLI APPUNTAMENTI SERALI DEL FESTIVAL LETTERARIO
VENERDI' 7 OTTOBRE
Le montagne viste dalla Brianza.
Personaggi e paesaggi presentati da Ruggero Meles
con la partecipazione di ROMANO PEREGO
il primo italiano a raggiungere la vetta del monte Eiger
Ruggero Meles
Ruggero Meles, nato a Lecco, è insegnante elementare. Da sempre appassionato di alpinismo e scialpinismo, ha scritto diverse biografie di scalatori, tra cui l'ultima in uscita in questi giorni su Leopoldo Gasparotto e diretto documentari di montagna.
E' coautore di MOdiSCA biblioteca digitale, finanziata dalla comunità montana del Lario Orientale, che raccoglie foto, documenti, filmati, interviste a personaggi dell'alpinismo lombardo.
La serata
In tempi di megaimprese alpinistiche con ricerca di megaprestazioni e l'aiuto di megasponsor vorremmo tornare ad una visione più umana e semplice della montagna e dei suoi protagonisti. Questo anche grazie al contributo di un bravo documentarista e di due persone, Romano Perego e Teresina Airoldi, scalatori, non supereroi.
frammenti dalla via di carta - tratti da "Ben Laritti Storia di una meteora" di Ruggero Meles
Nelle giornate di vento da nord la tramontana s'infila nel corridoio dei monti e investe il lungolago di Lecco.
Le creste delle onde si rompono e il lago sembra un pezzo di mare smarrito tra le montagne. In giornate così c'è sempre qualcuno che passeggia sfidando gli spruzzi. Più che passeggiare passa da un platano all'altro sbirciando, controvento, il cielo lontano sopra le montagne svizzere, bianche di neve fino a primavera.
E' impossibile restituire la pienezza della figura ai frammenti sparsi, impossibile fermare i colori vivi e ricomporre l'immagine così come era, ma è altrettanto impossibile pensare che sia niente quello che appare.
Anche questo libro vuole essere una via di carta per non perdere la memoria di Ben
...dagli occhi si affaccia l'anima e tutto il viso porta le tracce della vita. Anche le mani sono affascinanti, in particolare quelle degli alpinisti, le vede i immagini tutto quello che hanno fatto.
Lo spazio verticale lo attira con forza.
...una complessa serie di circostanze aveva portato Lecco già negli anni trenta a diventare uno dei più importanti centri di arrampicata: le pareti che sembrano nascere direttamente dalla città...
Alla seconda delle loro salite dolomitiche mangiano subito quello che Primo Levi, in un racconto dedicato a Sandro Delmastro chiamò il “pane dell'orso”, cioè l'avventura che coinvolge totalmente e che richiede l'utilizzo di tutte le risorse a disposizione per venirne fuori.
Benvenuto porta una ventata di freschezza; alla solida tradizione alpinistica lecchese che ha saputo interiorizzare fino in fondo ha aggiunto di suo un coraggio usuale e, quasi paradossalmente, l'assoluta mancanza di “pregiudizi alpinistici”